L'Aquila 10 anni dopo: da Terra Ferita a Terra Generatrice
31 maggio 2019
Evento
Promosso da Aspic Emergenza e Camelot HIM
Con il Patrocinio di Regione Abruzzo e del Comune dell'Aquila
Tavola Rotonda
Fare rete: istituzioni, volontari, professionisti del soccorso, operatori del settore, associazioni si incontrano.
Claudia Montanari, Presidente e Cofondatore con Edoardo Giusti dell’ASPIC, e Ugo Gentile, Responsabile delle Emergenze dell’Associazione di Protezione Civile Prociv-Italia Camelot-HIM sono lieti di annunciare la Tavola Rotonda “Fare rete: istituzioni, volontari, professionisti del soccorso, operatori del settore, associazioni si incontrano” che si terrà il 31 maggio 2019 dalle 15.30 alle 18.30 a L’Aquila, presso Palazzo Fibbioni - Sala Rivera in Via San Bernardino 2.
La tavola rotonda si inserisce nel più ampio progetto “L'Aquila 10 anni dopo - Madre Terra: da Terra Ferita a Terra Generatrice” il cui obiettivo è quello di realizzare, oltre che un evento commemorativo del decennale della tragedia che ha colpito l’Aquila il 6 aprile 2009, anche e soprattutto un’occasione di incontro e confronto che possa dar vita a una rete e una progettualità che proseguano nel tempo, in favore del territorio e della popolazione Aquilana.
Gli interventi della tavola rotonda
Moderatrice: Angela Ciano, Giornalista
Proiezione video
Portaci il cuore, di Luke Anton e Gemma Maria La Cecilia
Il video nasce dalla sinergia di Luca e Gemma, rispettivamente regista e attrice.
Le immagini ci mostrano l’importanza dello scegliere di restare ripartendo dai legami affettivi, culturali e commerciali, riportando inoltre la vita e il cuore nel centro della città, centro inteso come luogo fisico ed emotivo.
Re-stare!
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Il contributo delle Istituzioni
Stefania Pezzopane
Stefania Pezzopane, Deputata della Repubblica, è intervenuta sottolineando la capacità degli aquilani di adattarsi alle condizioni negative e anche quanto sia stato difficoltoso per le Istituzioni (terremotate a loro volta), occuparsi dei bisogni materiali ed emotivi dei cittadini.
Ha parlato inoltre della necessità di occuparsi dei soccorritori e di strutturare un modello-metodo di assistenza delle persone in emergenza, quindi quando c’è molto dolore, al fine di garantire una “tenuta delle persone”.
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Emanuele Imprudente, Vice Presidente e Assessore Giunta Regione Abruzzo
Come risanare la ferita che tutti gli aquilani portano dentro?
Sicuramente guardando la futuro con ottimismo, rinnovando l’importanza della squadra-rete e “combattere” quello che spesso viene definito “l’egocentrismo cittadino”.
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Monologo
Negazione, di Roberto Ianni e Benedetta Talluto – Associazione Le Mantidi
Il monologo, di Roberto e Benedetta, rispettivamente regista e attrice, ha “portato” nella sala il tema della paura e della distruzione legate ai ricordi del 6 aprile 2009 e allo stesso tempo un’artistico ed emozionante sguardo sul futuro.
Dedicato a chi non potrà raccontare, né ascoltare più nessuna storia.
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L’importanza di fare rete: professionisti e protezione civile
Valeria Ciciotti e Cristina Milani, aquilane e psicoterapeute
I temi trattati sono stati l’importanza di fare rete, nella professione e nella comunità aquilana, esempio di resilienza e di dolore, così come anche l’importanza della terapia e delle funzioni della stessa per “ricomporre il puzzle” della comunità intera e di ogni aquilano.
La domanda principale sulla base della quale è stato centrato l’intervento é stata “Io che cosa posso fare per la mia comunità con le mie competenze e risorse”?
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Emilio Garau, Presidente Nazionale PROCIV ITALIA
Come responsabile del campo di Pianola (L’Aquila) nel 2009, ci ha raccontato molti “aneddoti” relativi all’esperienza importante ed arricchente che ha vissuto, centrando l’intervento sull’importanza della solidarietà che nasce “oltre l’emergenza”.
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Ugo Gentile, Presidente Regionale PROCIV ITALIA Lazio – C.A.M.E.L.O.T
Aquilano di origini, spostatosi a Roma per esigenze lavorative, ci ha parlato delle sue numerose esperienze di Protezione Civile, sul territorio romano e anche nel 2009 a L’Aquila.
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Chiara Coletta
Chiara Coletta, Presidente A.S.P.I.C. Psicologia L’Aquila, racconta la storia della sede di aquilana A.S.P.I.C. e di quanto ancora c’è da ricostruire in termini di emotività; necessaria la ricostruzione sociale e dell’anima, considerati i numerosi “sintomi e segni” del trauma che molti aquilani ancora portano.
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Dott. Alessandro Sirolli, Associazione Urban Center L’Aquila
Questo intervento è stato incentrato sull’importanza della partecipazione nella comunità, come fattore di ripresa sociale della comunità intera e del singolo cittadino.
Numerosi inoltre i racconti inerenti al 6 aprile 2009.
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Testimonianze
Sergio Bianchi, AVUSS - Associazione Vittime Universitarie Sisma 6 aprile 2009
Intervento dedicato a Nicola, suo figlio, deceduto a L’Aquila il 6 aprile 2009 e a tutti gli universitari che da quella notte non ci sono più.
L’Associazione si occupa in tutta Italia della prevenzione sismica e dedica di sovente un premio alle migliori tesi su questo tema.
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Le forze dell’ordine e gli operatori del soccorso
Dante Ambrosini
L’Ing. Dante Ambrosini, nel 2009 Direttore Regionale V.V.F. Abruzzo, con emozione ricorda i collaboratori vigili del fuoco che hanno soccorso con dedizione e impegno i propri congiunti e i propri concittadini; tratta inoltre nel suo intervento il tema della prevenzione sulle prime case e anche sulle seconde, indicando appunto che andrebbero rese inagili, non essendo queste ultime necessarie, affinché nessuno muoia più in case non antisismiche. L’Aquila quindi come “generatrice di prevenzione e di sicurezza”.
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Daniele Centi
L’Ing. Daniele Centi, Dirigente Direzione Regionale V.V.F. Abruzzo, inizia il suo intervento portando i saluti del Direttore Regionale Ing. Porcu e dando il via “al terremoto raccontato dai V.V.F.”, con il ricordo della resilienza del vigili aquilani. Sottolinea inoltre l’importanza dell’affrontare le emergenze con pragmaticità e protocolli.
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Gabriele Miconi
Gabriele Miconi, Soccorso SDACE Comando V.V.F. L’Aquila, in prima linea la notte del 6 aprile 2009, racconta, regalando a tutti i presenti grandi emozioni, quando a volte per i vigili del fuoco sia necessario “volare sopra ai sentimenti per essere più asettici negli interventi” e di quanto invece sia stato difficoltoso e a volte duro emotivamente affrontare tutto ciò che ha riguardato i terremoti di L’Aquila e di Amatrice, sia per la quantità delle persone coinvolte, sia perché c’erano anche le proprie famiglie da accudire e sistemare.
Il racconto della delicata scelta di “andare prima dietro ai segnali di vita” e poi di non recuperare chi non era in vita per dare spazio a chi forse lo era ancora (nelle prime ore dopo il terremoto delle 3:32) ha colpito il cuore di ogni partecipante alla tavola rotonda.
Il suo intervento ci ha ricordato quanto L’Aquila sia stata un enorme cantiere di resilienza fisica e strutturale anche delle opere pubbliche e quanto lavoro è stato fatto anche grazie alla preziosa collaborazione del M.I.B.A.C.T. Ministero per i Beni e le Attività Culturali; la sinergia con i V.V.F. ha permesso di mantenere l’identità artistica del patrimonio culturale e monumentale.
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Roberto Lupica
L’Ing. Roberto Lupica, nel 2009 Comandante V.V.F. L’Aquila, interviene ricordando la grande emozione vissuta nel 2009 e confermando la necessità di elaborazione di tutto ciò che si è vissuto, proprio perché i vigili sono soccorritori, allo stesso tempo sono uomini, non angeli e non eroi. Racconta della difficoltà di essere soccorritori e nello stesso tempo avere la necessità di essere soccorsi. Ritiene importante parlare e continuare la condivisione di quanto avvenuto per “riprendere l’ordinario” ed elaborare sempre più.
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Berardino Beccia
Prof. Berardino Beccia, Direzione Regionale V.V.F. Abruzzo, illustra il naturale fare rete dei vigili e parla della resilienza e della crescita post-traumatica che l’emergenza porta con sé, così come anche dell’umanità e dell’empatia che caratterizzano il corpo nazionale del vigili del fuoco. All’interno di questo infatti esiste una rete di supporto tra pari che sottolinea l’importanza appunto del pari, cioè di colui che ben può comprendere i vissuti dei colleghi. Nel suo intervento racconta come e perché è nato il gruppo “Aquilani per L’Aquila” che, con il supporto esterno di A.S.P.I.C. Roma (presente nel 2009 nel campo di Arischia) garantisce formazione e un importante lavoro di squadra e di rete in ambito psico-sociale. Chiude il suo intervento con la metafora dell’uovo, quindi con “la vita che inizia quando la forza interna si attiva, anche grazie al calore di una qualche forza esterna”.
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Massimo Casacchia
Prof. Massimo Casacchia, Docente di Psichiatria - Università degli Studi dell’Aquila, ci parla della sofferenza psicologica nei disastri naturali e nei traumi importanti, illustrando numerose slides ricche di contenuti significativi, tratte dai numerosi studi condotti in merito al trattamento cognitivo-comportamentale fondato su evidenze scientifiche. Conferma quanto ancora è presente il trauma e quanto sia ancora importante aiutare le persone ad affrontare la paura di eventuali scosse. Necessario inoltre il fare rete e il favorire la partecipazione dei cittadini alle associazioni nate pre-sisma e post-sisma, per aumentare il clima di comunità e favorire anche il ritorno dei giovani in città.
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Maria Teresa Letta
Maria Teresa Letta, Vice Presidente Croce Rossa Italiana, rende onore alla nostra tavola rotonda partecipando con calore e raccontando la grande ed importante esperienza della Croce Rossa che, nel 2009, era sul campo con 11000 volontari. Definisce L’Aquila una “scuola di vita” per il senso di autentica fratellanza che ha unito cittadini e volontari; ribadisce l’importanza del sostegno psicologico, affermando che dopo l’emergenza il 95% dei volontari di Croce Rossa ha avuto necessità dello stesso e ribadisce anche la necessità di formazione specifica in emergenza per tutti, poiché lo slancio di generosità e solidarietà, in emergenza, non basta. La nascita del Polo Logistico-Interporto di Avezzano è stato figlio della collaborazioni tra le Istituzioni e le numerosissime associazioni coinvolte nell’emergenza; ad oggi resta un polo di soccorso strategico.
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Interventi
Letizia Verzulli, adolescente aquilana, centra la sua testimonianza sulla necessità di puntare sul futuro, poiché, appunto, ci dice “se si guarda sempre indietro è impossibile andare avanti”.
Andrea Bonano, psicologa, fa una profonda riflessione sul futuro e su quanto probabilmente a L’Aquila si ha ancora paura del passato.
“Il futuro è quello che ancora non c’è, eppure ha la possibilità di condizionare il presente quasi quanto il passato. E’ importante avere un’idea di futuro quindi affinché il presente sia carico di senso”!
Bisogna puntare quindi alla bellezza e alla scoperta delle cose che saranno, piuttosto che pensare che “sarà come prima”!
Massimo De Santis, Psicologo-Psicoterapeuta aquilano narra di quanto ancora gli aquilani siano ancorati al passato e di quanto sia difficoltoso proiettarsi al futuro. Illustra anche come la citta si sta trasformando in una città-territorio e di quanto bisogno c’è di attività psico-sociali in emergenza e post emergenza.
Vinicio Cipolloni, Responsabile Servizio Protezione Civile San Benedetto, fa un intervento narrando il supporto che è stato garantito agli aquilani sulla costa marchigiana e raccontando la sua esperienza di coordinamento. Conclude con questa frase “Mi hanno sepolto, ma non sapevano che io sono un seme”.
Dario Verzulli, Associazione Autismo Abruzzo Onlus, illustra cosa vuol dire “essere una famiglia terremotata” a prescindere dal terremoto e rinnova quindi la necessità di una sempre maggiore “resilienza istituzionale” per affrontare tutti i tipi di emergenze che i cittadini possono trovarsi a vivere.
Rossella Iannarelli, Presidente Rotary L’Aquila, rende onore alle vittime del 2009 e racconta minuziosamente le attività di rete che ogni anno il Rotary compie sul territorio. Il 2019 è stato l’anno rotariano denominato “Il Rotary connette il Mondo”.
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Chiusura dei lavori
Claudia Montanari
Claudia Montanari, Presidente U.P.A.S.P.I.C., oltre ad aver aperto la tavola rotonda e ad esser intervenuta più volte durante tutta la stessa, chiude l’interessante pomeriggio con un intervento che racchiude tutti i temi di cui si è parlato: rinnova quindi l’importanza della prevenzione, del lavoro di squadra-rete, della formazione professionale di ognuno, anche dei volontari che a più livelli prestano servizio durante le emergenze ed approfondisce l’importanza del potersi esprimere sul passato pur guardando al futuro, poiché, per la gestione del lutto, è necessaria una lunga elaborazione.
Riprende infine ciò che è stato detto all’inizio dei lavori, cioè che risulta fondamentale creare associazionismo e “segnare un itinerario” per riconquistare l’ottimismo e una buona qualità di vita.
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